L’Arcadia in Brenta, Londra, Woodfall, 1755

Esemplare consultato: US-SM (pp. 68; a p. 4 nota manoscritta: «Sir, this burletta is intended to be performed at the theatre in Covent Garden with the permission of his grace the duke of Grafton [Charles Fitzroy]. I am, sir, your most observed servant John Rich. November 11, 1754»; a p. 5 nota manoscritta: «Musica del signor Baldicer [sic] Galuppi ecetuatto [la sinfonia e i brani contrassegnati]»; alla fine del primo atto, p. 28: «The merit of this song depending solely on the musick [sic] and gesticulation, the translator has thought proper to give it literally»; alla fine del secondo atto, p. 55: «N.B. This scene represents a Venetian carnival and the dialogue is Venetian»); testo italiano e inglese a fronte; manca la didascalia Parte alla fine dell'aria nel testo italiano, meno spesso in inglese; contrassegnati con l'asterisco i vv. 82-89 (aria Ve l'avverto, padron bello), 112-121 (aria Fra cento affanni e cento, incipit da Metastasio, Artaserse, 129), 131-139 (aria Celar se non posso), 331-338 (coro Viva l'Arcadia in Brenta), 355-362 (aria Viva il conte Bellezza), 389-396 (coro Viva Fabrizio), 493-500 (aria Il mio pastor voi siete), 508-517 (aria Al sussurar delle aure), 582-591 (aria A me non me la fiaccano), 719-726 e 743-750 (coro Andiamo, amici, a spasso), 774-780 (aria Se la donna è bella bella, dalla Scuola moderna, 1252-1258), 876-893 (finale Signor Fabrizio), 895-907 (aria Non m'avete ancor capito); aria Pensa che amante sei, 805-812, corrisponde a Gioacchino Cocchi, I-MC, manoscritto 1-F-11/5.

Sono stati mantenuti: l'alternanza Conte / il Conte, Rosanna / Rosana, Laura / Lauretta (i nomi dei personaggi sono stati svolti nella forma della lista: Ro.] Rosana, Lau.] Laura e mantenuti com'erano nel testo se scritti per intero), materazzo, robba, sessantaotto, soprafina, stroppiare passim; Attori azzione, contrasegnate, produzzionne; 39 Spasseggiate, 94 Anzi il di lei sdegno (accettabile considerando «lei» bisillabo), 153 Oibò? Che robba? Non si può dar di peggio (ipermetro), 193 Fabbroni, 193 Fabbriano, 210 cirimonie, 229 vi son servitor (quinario ipermetro), 247 ringiovinisco, I.8 didascalia baccile, 270 Ancor io, ma di core. Conte E di che? (ipometro), 301 stranutar, 303 Anzi lei vada, eccì (ottonario accettabile considerando «lei» bisillabo), 305 ahi eccì, ahi eccì (ottonario ipometro o quaternario doppio), 308 forti, eccì. Conte Alto, eccì (ottonario ipometro o quaternario doppio), 327 tabacaccio, 330 Signorsì. Fabrizio, Conte, Lindora Eccì, eccì, eccì (ottonario ipermetro), 374 per consolar di due ninfe il core (accettabile considerando «due» bisillabo), 399 E a voi, mia Lauretta (accettabile considerando «voi» bisillabo), 442 sequitar, 470 mola "molla", 482 io son di nobiltà straordinaria (accettabile considerando «straordinaria» pentasillabo), 483 carratteri "caratteri", 508 sussurar, 547 improviso, 587 rubbano, 590 Chi puole scappare, scappi (ipermetro), 610 O de casa. Laura Chi batte? Fabrizio Sono io (accettabile ipotizzando una dialefe tra «Sono» e «io»), 616 vusustrissima, 622 arosto, 633 Caro quel sesto (quinario nel recitativo), 636-643 (strofe polimetriche), 638 ciufoletto, 684 Ola, ola, cosa feu (ottonario accettabile ipotizzando una dialefe tra «Ola» e «ola» "olà" in veneziano), 734 confirmato, 747 bagatella, 754 allessi, 765 lanquidezza, 767 sampareglie "vino balsamico prodotto con le uve di un vitigno della Linguadoca", 771 didascalia sostenuta del conte, 777 peggio poi s'è virtuosa (ottonario accettabile considerando «virtuosa» quadrisillabo), 779 quinci e quindi e noi e tu (ottonario accettabile considerando «noi» bisillabo), 788 sogette, 830 elessir, 835-843 (strofe polimetriche).

Sono stati emendati: 3 ben] bel, 455 squola] scuola, 616 usustrissima] vusustrissima, 685 Gagadonai] Cagadonai, 796 Picacevi] Piacevi.